Domenica 2 Settembre 2018, ore 17:42
Voi non avete idea. Non avete idea di cosa voglia dire sapere di essere cattivi dentro, sapere di avere un verme nell’animo che divora noi stessi e peggio, divora chi ci sta intorno. Non avete idea di cosa significhi sapere di far male agli altri standovi solo appresso, anche solo frequentandoli. Non avete idea di cosa significhi, stare male dentro, così male, perchè consci di essere cattivi. Non avete idea di cosa voglia dire, sapere di aver flagellato per anni ed anni persone buone, aver loro fatto del male, averle rovinate dentro senza nemmeno accorgersene. Non avete idea di cosa significhi guardarsi alle spalle e scoprire quanto sia orribile il passato, e quante le scie sanguinolente lasciate dietro il nostro cammino. Non avete idea e, sapete una cosa, non ve lo auguro. Perchè tutto questo genera un’angoscia terribile, quotidiana, infinita. L’angoscia del far male al prossimo, l’angoscia di fare del male alle persone più vicine a noi, quelle che sempre amiamo, quelle a cui mai e poi mai vorremmo far del male e vederle soffrire. Non avete idea dell’angoscia al sol pensiero che un giorno le persone che amate, quelle a cui volete tanto, troppo bene, vengano da voi e , vomitandovi addosso tutto il male che avete loro fatto, vi abbandonino. Non potete immaginare il terrore che ciò accada. Non sapete quanto mi uccide questo pensiero.
Perchè questo mi è già accaduto, è accaduto con C e mai potrò ricucire quella ferita profonda ed abominevole che io stesso ho aperto ed allargato quando la conoscevo, quando ero -o almeno mi illudevo di essere- un suo amico. E’ un dolore bestiale, una paura quotidiana, un rimorso ad ogni pensiero che si rifrange su tutti e tutte le altre, sulle persone che ancora non mi hanno abbandonato ma che, chissà, staranno covando rancore per quel che sonmo, quel che faccio e quel che ho fatto! E’ terribile, è terribile sapere di essere un portatore sano di peste, un untore di malanni, un reietto che anora non è stato cacciato dal branco. E’ terribile. E’ il mio incubo, o per lo meno uno dei miei incubi ma per certo quello più angoscioso. E’ quella mano che mi si stringe al collo e mi soffoca, quella mano che mi dice “sei solo” e quell’idea, quella sensazione che sì, lo sto davvero diventando, solo!! Non avete idea dell’agitazione dell’agitazione che essa genera. E’ terribile. Del rimorso, ma il rimorso a che serve? Che se ne faranno le persone ormai andate del mio rimorso? Che se ne faranno? Ci scherzeranno sopra? Si faranno un’amara risata? Il rimorso, il rimorso che mi fa parlare da solo, il rimorso che nel mio silenzio mi fa sbottare, come uno schizofrenico, come un matto. Io quando sono da solo e ci penso, parlo e mi insulto da solo. Mi insulto da solo, come i matti! E’ terribile. E’ l’angoscia più terribile, il rimorso per ciò che ho fatto. Ciò che ho fatto nel passato è la prova indelebile di ciò che sono, cioè una persona cattiva. Cattiva e si vede, cattiva e la gente se ne accorge. Per quello mi stanno alla larga! Non mentitemi, ditemelo che sono una persona cattiva se lo pensate! Io lo so che è così. Dio mio, non avete idea del dolore. Non avete idea della paura di essere abbandonati e di rimanere soli. Non avete idea del terrore di ricapitombolare nel tetro strapiombo della mia solitudine, quella vera, autentica, completa, totale, assoluta! E’ terribile. Un terrore terribile.
Amici miei non voglio perdervi per nessuna cosa al mondo. Amici miei, non mi abbandonate. Amici miei, se c’è qualcosa che non va, che sia anche la cosa più intima e personale, ditemela senza paura! Che io possa aggiustare il mio carattere, che io possa guarire il mio malanno, che io possa stare attento a non farvi del male, nè a voi nè agli altri. Amici miei, non abbandonatemi, ve ne prego. E non dimenticate che io non vi voglio far del male. Io ve ne faccio, lo so per certo, ma non lo desidero! Non so come evitarlo, non ci riesco. Ne soffro tanto, tantissimo. Vorrei parlarvene ma devo trovare il tempo ed il coraggio per dirvelo. Non mi abbandonate amici!
Non fatelo mai ve ne prego. Soffro già per C, soffro già per aver trattato malissimo I, soffro già per tutte e tutti gli altri. Amici miei, davvero, coraggio. Io sono fatto così, ho bisogno del vostro aiuto per cambiare.
E’ il terrore che mi attanaglia e mi fa male.
M io vi voglio troppo bene, davvero ve ne voglio tantissimo. Non lasciatemi, e farò tutto ciò che posso per voi. Non fatelo, ve ne prego. Ve ne prego. Io vivo grazie a voi, siete davvero importanti per me, tutte e tutti! Non sapete quanto. E tu, C, tu non sai quanto sto male per te. Non sai quanto mi dispiace ciò che è successo. Non sai quanto ne soffra, e non sai quanto vorrei non essere stato ciò che sono stato, ed essere meglio di come sono ora. Non sai quanto mi manchi. Oh, C. Mi dispiace da morire. Davvero. Mi dispiace troppo.
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