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Terzo post

Lunedì 05.05.2014, ore 18:02

Oggi voglio scrivere di qualcosa di davvero incomprensibile: l’amore. Dio mio, quanti saranno i temi scritti da innamorate ragazzine adolescenti, quante le lettere d’amore inbucate nelle infinite cassette delle lettere, reali e virtuali che siano? nel mio caso più di 100, ormai. Perchè?
L’amore, ne parlo oggi, una giornata in cui temo che possa sparire dalla mia vita. L’amore che mi ha fatto fare follie, che mi ha fatto provare emozioni che non conoscevo e che non credevo fosse possibile esistessero, l’amore che mi ha spinto a cambiare me stesso, quel fuoco sconosciuto che ho scoperto solo quest’anno poter fare ciò che mille consigli, mille sussurri, mille errori e mille cadute non mi hanno mai insegnato. L’amore, prima di tutto, è il più grande maestro di vita che io abbia mai incontrato. “Perchè queste cazzate?” vi chiederete, e vi risponderò: perchè è vero.
E’ vero perchè amare una persona è ben altro che quello che si impara sin da bambini, va ben oltre quel che si sogna stesi su un prato in estate a guardare le nuvole, lungi dalle coppiette che si baciano sui ponti, affrontando spensieratamente il futuro. L’amore è un grandissimo, forse il più grande, banco di prova che possiamo avere. Perchè amare vuol dire, secondo me, prendere se stessi e plasmarsi per la persona che si ama. Mettersi in discussione, accettare i propri difetti come i propri pregi. In amore, l’amore vero che dura oltre i primi mesi di folle innamoramento, non c’è spazio per i romanticismi, ne per le lusinghe, la falsa umiltà, le finzioni e tutta quella compagine di belle ed ipocrite maniere che si imparano leggendo Cenerentola. L’amore vero non permette di nascondere se stessi, esso impone con ferrea ed ineluttabile decisione di aprirsi con infinita sincerità all’amato, rischiando di perderlo, e mutare forma, aspetto, carattere per lui. L’amore vero vuol dire non solo accettare i propri difetti, ma scoprirne di nuovi, ed impegnarsi a curarli tutti, uno dopo l’altro. Non sarà mai un’amico a convincerci che la nostra arroganza è fastidiosa, mai le mille sgrida di una madre ci insegneranno che il nostro carattere merita una regolata: solo la calda voce che melliflua scende dalle labbra sensuali di quell’Angelo che sognamo ogni minuto che passa può convincerci, in un solo istante, che siamo in torto.
Perchè? La realtà è brutale. Il motivo io credo risieda nella nostra mera essenza animale: noi siamo fondamentalmente bestie ammaestrate con zuccherini, e l’Amore rappresenta per noi un grande infinito zuccherino. Uno zuccherino mistico, luminoso, magicamente attraente, un frutto segreto della vera e pura felicità, la sola che si possa veramente provare senza che essa cambi nel tempo. Noi quindi mutiamo noi stessi, strisciando umilmente senza più la ben che minima traccia di dignità, dinnanzi a quel fascio fantastico di luce calda, facendo di tutto per non perderla. Insensatezza? Espressione massima della nostra debolezza? Perdita di ogni ragione in favore delle folli passioni che prendono il potere nel nostro corpo straziandoci l’anima?
Io una volta la pensavo così. Oggi non più.
Perchè? Perchè lo so, ora. Ora comprendo cosa voglia dire Amare davvero una persona. Non è la cotta iniziale, non sono le prime settimane di folle gioia a poter essere definite Amore. L’Amore non è necessariamente gioia, paradossalmente. Per me l’Amore è l’occasione di dimostrare a noi stessi, alla persona che amiamo e a tutti quelli che ci circondano che siamo diventat persone adulte. Perchè per mantenere un amore nel tempo bisogna avere una serie di doti non indifferenti, che chiaramente determinano una grande maturità ed una crescita rapida dell’individuo:
UMILTA’
SINCERITA’
CORAGGIO
Questa è la trinità che ci permette di poter assaporare all’infinito quello zuccherino tanto agognato. L’umiltà del saper plasmare se stessi, perdendo anche elementi a cui si teneva enormemente di se stessi, per la felicità altrui.
La sincerità del non nascondere mai nulla, nel bene o nel male, non perchè non lo si voglia fare, ma perchè risulti umanamente impossibile amare una persona e negarle anche la più piccola, stupida ed insignificante verità di se stessi.
Coraggio del non arrendersi al primo scoglio, di lottare ogni volta per un bene superiore, di imparare a cadere facendosi poco male ed a rialzarsi in fretta, tornando a correre più forte di prima. Inciampare spesso, volendo, ma mai smettere di correre, mai arrendersi anche davanti ai mali più grandi.
Questo è Amore. E se siamo capaci di amare una persona così, allora siamo degli Dei. E se non ne siamo capaci, allora dobbiamo lottare per riuscire, un giorno, a diventarlo. No, non è importante quanto tempo impiegherà il lungo cammino dei dolori: quello che conta è raggiungere la meta, sempre più alta, splendida e maestosa, che è il sapere di avere un Angelo custode.
Perchè l’avere un Angelo custode significa che nei momenti più difficili, nelle cadute più rovinose, nella disperazione più assoluta, ci sarà lui che, senza toccarti, con un sussurro ti farà ritrovare la forza di rialzarti e la voglia di rimetterti a correre con lui. E se tu, stanco ed affranto, lo caccerai via quando proverà a sostenerti, lui con uno schiaffone ben assestato ti risveglierà dal torpore, svegliando le membra assopite ed aprendo gli occhi socchiusi. E la sua luce calda entrerà libera nei tuoi occhi, ed il suo respiro fluido scalderà il tuo collo, e la sua presenza, la sua aura soprannaturale, ti eleverà verso i più alti cieli, e piangerai come un bambino di gioia, e canterai come mai avevi fatto prima, e danzerai ebbro di caldi fumi fruttati verso le infinite vie dell’arcobaleno, sfondando ogni portone che innanzi a te si presenterà, scavalcando atleticamente ogni muretto, scacciando a calci tutti i cani da guardia e volerai, libero, sui cieli della Vita, senza che nulla esista, senza che nulla scompaia, senza che nulla finisca. Mai.
Tutto questo, inciso nella memoria, resterà ricordo indelebile del passato: se il tuo amore finirà, se perderai quell’Angelo sorridente, con l’erre moscia e gli occhi che solo il più grande degli Dei può aver creato, nulla di tutto ciò scomparirà da te. Resterà ricordo del più bel momento della tua vita, fonte di gioia e causa di infinita sofferenza per un tesoro perso e mai più ritrovato. Ma tu, piccolo uomo in mondo infinito, poco puoi fare di tutto ciò: solo quella trinità può salvarti, ed allora ti appelli ad essa, con tutto te stesso, naufrago avvinghiato ad un legno galleggiante, sperando che ti possa salvare la vita.
L’Amore vero è più dolore che gioia. LAmore vero è più rabbia che pace. L’Amore vero è una cosa infinitamente complicata, anche se il tuo angelo vola leggero al tuo fianco sorridendoti.

Ma l’Amore vero è Vero, cazzo