16.10.2014 00:15
L’arte – dal gruppo facebook
Speravate di esservela svignata, già vi stupivate dello scorrere dei giorni, pensando che il Triumviro bigobbe scemo non vi colpisse con la sua infinita prolissi, pensavate oh voi, poveri ingenui, di sfuggire ai miei post chilometrici? Vi sbagliavate! Muahahaha
Dunque, io parlando dell’arte vorrei dirvi come la mia mente malata la vede, e poi che futuro può avere secondo me.
Io penso che sostanzialmente “arte” possa essere considerata qualsiasi sorta di espressione dell’Io presente in un uomo. Secondo me arte può essere un dipinto dove un pittore vuole esprimere qualcosa, vuole lasciare un messaggio, può essere un hobby, un lavoro, una qualsiasi azione dove l’agente intenda inserire una parte di se dentro di essa. Non a caso è usato nel gergo comune il detto “l’arte del”, che io solitamente interpreto in questo modo, per esempio “L’arte del lucidare un tavolo” oppure “L’arte di fumare la pipa”, o ancora “L’arte della scrittura”: azioni, lavori, hobby, chiamateli come volete, per me divengono arte quando ci si vuole mettere una parte di se. Tenderei a definire questa parte “emotiva”, nel senso di qualcosa di spirituale, che includa un trasporto intimo, un profondo piacere per ciò che si fa ed una particolare cura affettiva per l’opera che si crea. L’opera d’arte è per me il frutto di un amore, l’amore per essa stessa ed il messaggio che vuole comunicare. Amore, passione, affetto, ecco.
In questo modo giustificherei a me stesso la presenza di vari tipi e forme di arte, spesso di difficile comprensione, a volte dal significato oscuro o talvolta “comunemente apprezzate e considerate come tali”. Ma questo, secondo me, perchè l’arte in se è espressione dell’anima dell’artista, una cosa molto personale e particolare, una cosa unica. Ed allora subito mi dico: “ecco perchè l’arte colpisce, a volte, il fruitore!”: è amore. Traendo spunto dal post di Fabio, che proponeva un’opera abbastanza singolare e difficile da comprendere, questa è la mia risposta: solo chi riesce a leggere il messaggio che l’artista vuole mandare può apprezzare davvero l’opera in se. L’opera, espressione dell’anima, è apprezzata da chi trova in quell’anima un qualcosa di compatibile a se, un qualcosa di proprio, che combacia perfettamente con il codice del proprio spirito. E’ come se due persone, l’artista ed il fruitore, fossero due amanti, solo che usano come mezzo di comunicazione qualcosa di non convenzionale, di singolare, unico direi, quasi a voler criptare un messaggio preciso perchè nessuno se non loro due possano afferrarlo. L’arte, quindi, l’arte-animo è qualcosa che ci prende dentro, nel profondo, che ci fa innamorare e ci distacca da qualsiasi altra cosa: amare l’opera d’arte è un sentimento passionale, non descrivibile ne tantomeno giustificabile razionalmente. Ecco perchè dico che è, in una parola, l’amore.
E’ forse un caso se una coppia talvolta tra le cose che la accomuna ha gli stessi gusti musicali, o gli stessi interessi per qualche genere o scrittore particolare? E’ forse un caso se quando troviamo qualcuno che ama quanto noi una band, o è appassionato come noi di uno sport, o ha letto proprio gli stessi libri che abbiamo letto noi, ci sentiamo felici nella consapevolezza di aver trovato un filo sottile che collega il nostro cuore al suo? Secondo me è perchè, rispecchiandoci nelle stesse espressioni di un’animo (quello dell’artista), ci rendiamo conto di essere affini, vicini, di amarci, in un certo senso.
Io insomma dopo una giornata di meditazioni sono arrivato a questa conclusione, che l’opera d’arte è un tramite per le nostre emozioni più profonde, una chiave per pochi cuori simili fra loro: ecco perchè è così odiata e così amata, vivendo in un costante eccesso (positivo o negativo che sia).
C’è una domanda che sorge spontanea: come mai alcune arti sono più popolari, mentre altre no? Come mai io posso adorare i Jethro Tull, o emozionarmi profondamente per una canzone di Claudio Lolli rimanendo un caso raro, mentre gli amanti dei Nirvana come degli One Direction sono molti, molti di più?
Azzardo un ipotesi, prendendomi tutte le responsabilità di un’eventuale e probabile smentita da parte vostra: forse il nostro animo è come una chitarra (classica, sia chiaro ), con tante tante corde. Alcune corde sono più diffuse, altre un po’ più rare e diversificate. Vi sono allora artisti che nel loro donarci parte del loro animo sottoforma di opera pizzicano delle corde molto diffuse, ed ecco che queste vengono subito riconosciute come “affini” dalle moltissime persone che le hanno. Altri artisti invece pizzicano corde meno diffuse, più rare se vogliamo, ma non per questo meno interessanti: saranno allora pochissimi a riconoscerle come proprie, mentre buona parte degli altri fruitori dell’opera non le considererà parte di loro, non avendole.
Posto che tutte le corde sono di egual valore, io tenderei a giustificare questo squilibrio nell’arte in questo modo (ma sarei anche curioso di essere smentito miseramente)
Ultima cosa, quindi: quale sarà il futuro dell’arte? L’arte avrà sempre futuro, finchè l’umanità continuerà ad esistere. L’arte è un mezzo di comunicazione dell’anima, è uno dei metodi più diretti per gridare al mondo “Hei, io ho queste corde! C’è qualcuno che le ama come me?”, ed è per questo, secondo me, che essa è così diffusa. Perchè sostanzialmente noi, nella nostra vita, andiamo alla ricerca di un altra persona che ci possa stare a fianco, accompagnandoci lungo il cammino della vita, e l’arte è il primario strumento per trovarla, forse.
Io sono arrivato a queste conclusioni pensando a me: a me piacciono tantissime cose, e le faccio perchè sto bene nel farle, e cerco di coltivarle il più possibile sperando di trovare qualcuno che le ami come me, perchè allora avrò trovato una persona con cui vivere assieme, non importa quando o per quanto tempo!
(PS: ma quindi la mia passione per la politica? La mia propensione per le ideologie sinistroidi? Il mio amare la scrittura? Lo sport come unica religione (oltre che fonte primaria di ricoveri in pronto soccorso)? Tuto pa’ catarme na tosa??? Ecco, con questo tema ho fatto nascere nuovi dilemmi, che mi frulleranno in testa per giorni e giorni! Grazie a chi ha votato, eh!!! … )